Dal palco allo schermo: il messaggio di Prem Rawat al Cineclub
Un respiro di consapevolezza tra velluto rosso e pellicole d’autore
Il messaggio di Prem Rawat al cinema? La magia del respiro e la magia del grande schermo? In effetti venerdì 17 ottobre al Movie Studio Cineclub di Seregno il messaggio di Prem è stato protagonista di una serata insolita, ospitata in una suggestiva sala cinematografica con tanto di proiettore e poltroncine di velluto rosso, un gioiellino da circa cinquanta posti tutti esauriti.
Ideatore dell’insolita iniziativa Michele Vernucci, che ha voluto far conoscere così ai suoi numerosi amici il messaggio di pace di Prem, in un modo senza dubbio originale.
“Erano anni che sognavo un’opportunità per diffondere il messaggio di Prem Rawat nella zona di Como e Brianza in cui vivo. Per anni mi sono fatto molti amici qui attorno, amici a cui avrei voluto parlare del messaggio di Prem, ma mi facevo molti scrupoli nel timore di non essere in grado di comunicarlo in modo appropriato.
Quando accennavo causavo solo dibattiti che lasciavano il tempo che trovavano. Dovevo trovare un modo naturale, spontaneo, semplice, un posto dove riunirli tutti insieme e proporgli un video di Prem: lui sì che avrebbe spiegato bene il suo messaggio.
La soluzione ce l’avevo davanti agli occhi. Uno dei miei amici gestisce da anni un Movie Club, un piccolo cinemino di 54 posti. Ed eccola là l’occasione, come ho fatto a non pensarci prima? Così li ho invitati tutti e la maggior parte di loro ha risposto con un entusiasmo che neanche speravo.
La serata si è svolta con qualche problema tecnico ma, nonostante ciò, il messaggio è stato recepito alla grande. Prem ancora una volta ha incantato.”
Michele Vernucci
La scelta del “film” è stata senz’altro azzeccata: l’evento dello scorso 5 luglio a Bologna, nel quale, guarda caso, Rawat è stato affiancato da un attore “vero” come Neri Marcorè.
La durata della “pellicola” è stata quella classica di un film, poco più di un’ora e mezza.
E Prem, a confronto con “mostri sacri” come John Wayne e Clint Eastwood le cui foto a grandezza naturale campeggiano all’ingresso del Cineclub, non ha certo sfigurato.
Una serata da Oscar conclusa fra gli applausi e i commenti positivi del pubblico. Senz’altro un esperimento da ripetere.



