Venezia: il Corso di Educazione alla Pace festeggia la 30ª edizione
Un traguardo storico per un progetto che ha cambiato vite.
Nel marzo 2012, presso la Casa Circondariale maschile di S.M. Maggiore a Venezia, è stato avviato il primo Corso di Educazione alla Pace in Italia. Oggi si celebra con orgoglio la 30ª edizione di questo percorso formativo, che ha portato speranza, riflessione e consapevolezza a centinaia di partecipanti.
L’iniziativa è nata grazie all’autorizzazione concessa da una legale-psicologa veneziana, che ha aperto le porte a un progetto pionieristico. Inizialmente, le risorse disponibili erano estremamente limitate: erano presenti soltanto alcuni video da mostrare ai detenuti e mancavano completamente le attrezzature tecniche. Per garantire la proiezione dei contenuti, sono stati acquistati computer, videoproiettore e casse acustiche.
Poiché non esistevano materiali cartacei da distribuire, sono state fornite copie della rivista ADI per offrire contenuti di approfondimento. Con il tempo, sono stati introdotti i primi fogli di lettura, seguiti da quaderni e materiali didattici che oggi costituiscono parte integrante del corso.
Grazie ai risultati ottenuti, la Direzione di Santa Maria Maggiore ha inviato numerose lettere di ringraziamento ai volontari e alle associazioni Percorsi Onlus e In Touch aps, estendendo l’invito anche al fondatore del Programma, Prem Rawat, a visitare la struttura.
La squadra di Venezia. Da sinistra: Italo, Massimo, Gabriella, Freddy
Ad oggi, oltre 350 persone hanno avuto l’opportunità di conoscere il messaggio di Prem Rawat attraverso il corso. L’Università di Padova ha inoltre concesso il proprio patrocinio al corso che si tiene nel carcere cittadino, riconoscendone il valore educativo e sociale.
La Direzione di Santa Maria Maggiore continua a coinvolgere i promotori del progetto come ospiti d’onore in tutte le cerimonie ufficiali della Polizia Penitenziaria e nelle funzioni religiose celebrate dal Patriarca di Venezia.
Alcuni commenti dei partecipanti al corso
Potete fare ogni giorno queste lezioni? Portano molta serenità e speranza.
Ho aiutato una persona vicino alla mia cella usando le parole di speranza del Programma.
Se avessi saputo che esisteva questo Corso prima, adesso non sarei in questa situazione.
E della squadra che lo conduce
Lo sento come una cosa naturale e sono grato di avere il privilegio di essere di aiuto – Italo
Portare il Programma di Educazione alla Pace nelle carceri è una bellissima possibilità di aiutare, e mi sento molto grata di aver avuto, e di continuare ad avere, questa possibilità – Gabriella


